Lee è un industriale del cotone sull'orlo del fallimento, quarantenne, sposato con Baby Doll, appena maggiorenne. Quando i locali della cooperativa dei piantatori di cotone vanno in fiamme, i sospetti cadono su di lui e Baby Doll si presta al gioco dell'uomo che lo accusa. La reazione di Lee sarà drammatica. Da Tennessee William, Kazan firma un film carico di ambiguità e di erotismo: al centro la figura della ragazzina dalle forme troppo desiderabili, che le impongono il disastroso incontro scontro con gli uomini che la attorniano. "Baby Doll", come "Lolita" di Kubrick, ha lasciato tracce indelebili sull'inconscio collettivo maschile contemporaneo.